
I cambiamenti nelle politiche, negli approcci e nelle strategie aziendali, le modifiche all’offerta di servizi o prodotti, i cambiamenti a livello di gerarchia e di personale e le riorganizzazioni dei gruppi di lavoro fanno tutti parte, prima o poi, della vita di un’organizzazione, siano essi volontari o dipendenti da forze esterne. Secondo questa ricerca, un’organizzazione media subirà circa cinque cambiamenti a livello di impresa nei prossimi tre anni. I cambiamenti sul posto di lavoro, quindi, sono inevitabili e faremmo meglio ad abituarci a questa realtà.
Mentre l’attesa per le novità può essere emozionante, i cambiamenti sul lavoro vengono spesso accolti con la ragionevole domanda «Che effetto avrà su di me?», denotando ansia per il futuro. Indipendentemente dal posto che ricopri nell’organizzazione, vi sono diversi modi per sfruttare al meglio i periodi di transizione, garantendo che le conseguenze siano positive per tutte le parti interessate.
Sei un datore di lavoro?
In genere ci si sente a proprio agio con ciò che è familiare e non ci si precipita per sostenere qualcosa che non si comprende. In qualità di datore di lavoro, hai la responsabilità di convincere il personale in merito al cambiamento e alla sua importanza. In che modo lo farai?
- Comunica chiaramente la situazione e spiega il motivo che ne è all’origine nonché in che misura ognuno risentirà degli effetti. I dipendenti devono essere pienamente consapevoli dei cambiamenti in atto e le informazioni dovrebbero provenire da te piuttosto che dalle voci di corridoio. In questo modo si coltiva la fiducia fin dal principio, dissipando le incertezze.
- Coinvolgi i dipendenti nel processo, indicando che il loro contributo non solo è apprezzato, ma è indispensabile. I sondaggi, i focus group e la raccolta di feedback sono ottimi strumenti con cui coinvolgere il personale, creando un canale bidirezionale che può portare a grandi intuizioni.
- Fornisci supporto come e quando necessario. Ciò potrebbe includere l’offerta di formazioni supplementari, la risposta alle preoccupazioni dei dipendenti e la concessione a tutti di un ampio margine di tempo per adattarsi.
Sei un dipendente?
Come dipendente, sarai spesso chiamato/a ad accettare e ad adattarti a cambiamenti sui quali non hai alcun controllo. Come puoi vivere al meglio questi periodi, addirittura utilizzandoli a vantaggio della tua carriera?
- Una persona su tre eviterebbe consapevolmente i cambiamenti se potesse; sei una di queste? Una mentalità flessibile e attiva è una grande abilità da avere in ogni caso, ma nei periodi di transizione diventa ancora più importante possederla. Accogliere con dignità i cambiamenti ti aiuta a rimanere rilevante, ti permette di muoverti facilmente su terreni diversi e dimostra che sei in grado di gestire svariate situazioni.
- Poni domande (e aspettati risposte sincere). Mentre una dirigenza efficace dovrebbe sempre aggiornare i dipendenti sui cambiamenti in atto, in molti casi dovrai essere proattivo/a e cercare le informazioni necessarie. Quindi, non aspettare, chiedi pure!
- Mantieni un atteggiamento positivo. Il cambiamento spesso spaventa, ma provaci, potrebbe diventare l’occasione per rinfrescare le attuali prospettive di lavoro, aggiornare gli obiettivi e/o le competenze e migliorarti su tutti i fronti.
Alla fine, il cambiamento è l’unico modo per progredire e sta a noi vedere le opportunità che ci offre. Con una comunicazione adeguata, il supporto e una mentalità aperta, le transizioni organizzative possono diventare passi costanti verso l’evoluzione e la crescita.
Una leadership efficace è un concetto multiforme, ma non deve essere complicato. Questi otto consigli ti aiuteranno a diventare un datore di lavoro migliore.
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Dettagli
- Data di pubblicazione
- 16 gennaio 2025
- Autori
- Autorità europea del lavoro | Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
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