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EURES (EURopean Employment Services)
  • Articolo
  • 12 dicembre 2024
  • Autorità europea del lavoro, Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
  • 4 min di lettura

Tre modi per migliorare le competenze relative alle transizioni verde e digitale

Il terzo di una serie di tre articoli basati su una relazione di un’Agenzia dell’Unione europea propone esempi delle strategie adottate dalle organizzazioni dell’UE per migliorare le competenze del personale in vista del passaggio alle tecnologie digitali e verdi in tutta l’Unione.

Three ways to boost skills for the green and digital transitions

Gli Stati membri dell’UE si preparano alla transizione digitale e a quella verde; in tale contesto è importante garantire che i lavoratori di oggi e di domani dispongano delle conoscenze necessarie ad apportare un contributo a tale cambiamento. Incoraggiare i lavoratori ad acquisire tali competenze darà i suoi frutti, secondo la relazione di EurofoundCarenza di manodopera: misure e insegnamenti utili per le politiche future, in base alla quale è probabile che il numero di posti di lavoro verdi di nuova creazione superi quello delle perdite in termini di occupazione nei settori dell’energia e ad alta intensità di carbonio. Nel frattempo, per adattarsi alla transizione digitale sarà necessario garantire che un maggior numero di lavoratori sia in grado di utilizzare le nuove tecnologie.

Di seguito figurano tre modi in cui i governi e le organizzazioni di diversi Stati membri dell’UE si stanno preparando a questo cambiamento.

Continuare a impiegare la manodopera esistente in nuovi posti di lavoro verdi

  • Austria: Klimaaktiv Il programma nazionale austriaco per la protezione del clima coordina e sovvenziona l’istruzione e la formazione nelle professioni della transizione verde sin dal 2004. Klimaaktiv collabora con i datori di lavoro e altre parti interessate all’individuazione delle carenze di competenze e di manodopera e alla formazione del personale al fine di colmarle. Nel 2021, in occasione di un sondaggio dell’Istituto austriaco per la ricerca professionale (Institut für Bildungsforschung), oltre l’80 % dei datori di lavoro dichiarava di soffrire gravemente della carenza di manodopera nei settori dell’edilizia, della produzione di energia e dell’efficienza energetica nonché dei trasporti. Il programma, che ha una disponibilità di bilancio annuale di oltre 6,8 milioni di EUR e prevede 250 000 futuri posti di lavoro verdi in Austria, conferisce priorità alla formazione professionale e all’apprendimento permanente per eliminare gli ostacoli all’uso di tecnologie efficienti sotto il profilo energetico.
  • Irlanda: un piano per una transizione giusta Nell’ambito del piano d’azione irlandese per il clima, l’impresa statale Bord na Móna, che si occupa dello sfruttamento delle risorse di torba, sta passando dalla produzione di energia all’energia rinnovabile e alla riabilitazione delle torbiere. In tale contesto ha riqualificato le mansioni di circa 350 di quelli che nel 2019 erano 1 000 dipendenti, che si occupano ora del ripristino delle torbiere. Inoltre, entro il 2026 dovrebbero essere creati 1 435 posti di lavoro verdi nella zona interessata, situata nell’Irlanda centrale, mentre il piano per una transizione giusta prevede che entro il 2030 saranno necessarie quasi 80 000 nuove assunzioni in posti di lavoro verdi in settori quali le tecnologie delle energie rinnovabili, l’adattamento degli alloggi, la meccanica dei veicoli elettrici e, più in generale, i settori dell’ambiente edificato. Tale ambizione di giungere a una transizione verde equa dal punto di vista sociale ed economico poggia su un finanziamento dell’UE di 84,5 milioni di EUR e un finanziamento locale di pari importo.

Formazione di categorie sotto-occupate nel settore del digitale

  • Germania: JOBSTARTER plus Rivolto a categorie quali persone che hanno abbandonato la scuola o l’università e immigrati, questo programma dell’Istituto federale per l’istruzione e la formazione professionale con una disponibilità di bilancio pari a 13 milioni di EUR l’anno ha finanziato e sostenuto progetti regionali di formazione degli occupati in settori interessati dalla transizione digitale nelle PMI.
  • Italia: Crescere nel digitale Questo programma, dedicato alle persone che avevano abbandonato gli studi, prevedeva il versamento di 500 EUR al mese per consentire loro di partecipare a un corso di formazione online gratuito di 50 ore sulle competenze digitali, seguito da un tirocinio di sei mesi. Le imprese percepivano fino a 8 060 EUR per assumere un partecipante al corso per almeno sei mesi.

Miglioramento delle competenze digitali dei lavoratori in generale

  • Finlandia: l’era dell’intelligenza artificiale (IA) Questo programma si è avvalso di una serie di attività, tra cui un corso online aperto e di massa (Massive Open Online Course, MOOC) sull’IA denominato «Elements of AI MOOC» dell’istituto MinnaLearn e dell’Università di Helsinki, al fine di dotare la cittadinanza in generale di competenze in materia di IA utili nel lavoro e nella vita quotidiana, con l’ambizione di fare della Finlandia un leader nel settore. Dall’istituzione del programma da parte del ministro dell’Economia almeno il 2 % della popolazione finlandese ha partecipato a corsi di formazione, così come oltre 750 000 persone a livello mondiale. Tuttavia, a seguire tale formazione sono state generalmente persone che già possedevano un alto grado di istruzione.
  • Lussemburgo: un ponte verso le competenze digitali Il programma, che ha formato dipendenti di aziende interessate dalla trasformazione digitale, ha analizzato l’impatto delle nuove tecnologie sulle varie imprese e ha individuato le persone e i ruoli professionali che necessitavano di una riqualificazione. In tale contesto ha cofinanziato le attività di formazione dei partecipanti e ha sostenuto le aziende che dovevano versare gli stipendi dei dipendenti che partecipavano alla formazione.

Per maggiori informazioni leggi la relazione integrale «Carenza di manodopera: misure e insegnamenti utili per le politiche future».

 

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