
È un dato di fatto: gli europei vivono più a lungo che mai. Un paio di anni fa la speranza di vita nell’UE era di 81,5 anni, e la tendenza sta aumentando. Ciò significa che siamo generalmente più sani e abbiamo maggiori opportunità di vivere bene e di goderci i nostri anni. Il lavoro rimane un elemento importante della nostra vita con l’avanzare dell’età, ma cosa possiamo aspettarci quando diventiamo lavoratori «di una certa età»?
L’anzianità comporta sicuramente saggezza, tuttavia implica anche problemi professionali che non si presentavano quando si era più giovani.
Ecco alcuni esempi:
- l’invasione di nuove tecnologie per le quali non si è preparati;
- le responsabilità familiari e il sostegno insufficiente, che spesso non lasciano altra scelta se non quella di smettere di lavorare;
- lo stereotipo secondo cui i lavoratori anziani sono meno produttivi e più inclini ad assentarsi dal lavoro per motivi di salute;
- la mancanza di informazioni su come salvaguardare la salute sul luogo di lavoro in base alle nuove esigenze.
Fuori il vecchio? Non proprio, secondo alcuni paesi dell’UE
Diversi paesi in tutta l’Unione danno l’esempio impegnandosi costantemente per mantenere i lavoratori anziani nel mondo del lavoro. Di seguito vengono esaminate alcune buone pratiche e il modo in cui contribuiscono a plasmare il futuro dell’occupazione inclusiva.
- Svezia: il 77,3 % delle persone di età compresa tra i 55 e i 64 anni ha un lavoro, una percentuale record rispetto alla media dell’UE. In che modo il paese motiva i suoi cittadini a rimanere attivi più a lungo nel mondo del lavoro? Innanzitutto, ha introdotto un sistema pensionistico flessibile, in base al quale il rinvio del pensionamento consente di aumentare la pensione, inoltre i lavoratori anziani sono tutelati dalla legge e non possono essere discriminati a causa della loro età.
- Cipro: il paese affronta un ostacolo significativo alla permanenza dei lavoratori anziani nel mondo del lavoro sostenendo la loro formazione digitale. Il Centro per la produttività di Cipro gestisce il programma «Competenze digitali per gli over 55», offerto gratuitamente a chi ha più di 55 anni.
- Grecia: ilservizio pubblico per l’impiego, un’organizzazione governativa che mette in contatto datori di lavoro e lavoratori, prevede programmi volti ad aiutare i lavoratori anziani a reinserirsi nel mercato del lavoro. Inoltre, vengono privilegiati l’aggiornamento e la riqualificazione delle competenze. Tali iniziative di apprendimento permanente sono aperte a tutti, tuttavia i lavoratori anziani costituiscono un gruppo destinatario importante.
- Germania: diversi incentivi incoraggiano i lavoratori anziani a rimanere nel mondo del lavoro concentrandosi sul miglioramento dell’equilibrio tra vita professionale e vita privata e sulla progettazione di ambienti di lavoro adeguati all’età. I datori di lavoro ricevono inoltre sovvenzioni dal governo per assumere persone difficili da impiegare. I lavoratori di età superiore ai 50 anni hanno diritto a rimanere nell’ambito di questo programma di sovvenzioni per 36 mesi.
- Ungheria: un regime speciale di «condivisione del lavoro» associa un lavoratore anziano prossimo al pensionamento a un lavoratore più giovane per condividere un posto di lavoro. Ciò comporta un duplice vantaggio: aiutare il lavoratore più anziano a rimanere attivo e consentire al più giovane di imparare sul posto di lavoro.
- Lussemburgo: i lavoratori anziani sono incoraggiati a rimanere nel mondo del lavoro colmando le loro lacune in materia di competenze e, nel contempo, la questione più ampia della dipendenza del paese dai lavoratori stranieri. Inoltre, il piano di ripresa e resilienza del paese si concentra sulla formazione delle persone in cerca di lavoro di età superiore ai 45 anni nelle competenze digitali e soft skill (ad es. la comunicazione) per migliorare la loro occupabilità.
Le azioni di cui sopra dimostrano che invecchiare non significa automaticamente che la propria carriera sia finita. In tutta Europa sono in corso iniziative volte a garantire che l’età sia solo un numero per i lavoratori che possono contare sui sistemi di sostegno adeguati.
Vuoi saperne di più su come l’UE sta aiutando i lavoratori a rimanere competitivi in un ambiente di lavoro in rapida evoluzione? Leggi «Le competenze che ci servono per i posti di lavoro che vogliamo».
Link correlati
Eurofound: Not finished at 50: Keeping older workers in work (Non è finita a 50 anni: mantenere attivi i lavoratori anziani)
Lavoratori anziani; cosa fa per me l’Europa
Per saperne di più:
Trova consulenti EURES
Vita e lavoro nei paesi EURES
Banca dati EURES delle offerte di impiego
Servizi EURES per i datori di lavoro
Calendario degli eventi EURES
Prossimi eventi online
EURES su Facebook
EURES su X
EURES su LinkedIn
EURES su Instagram
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 28 novembre 2025
- Autori
- Autorità europea del lavoro | Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
- Temi
- Suggerimenti e idee
- Notizie sul mercato del lavoro/notizie sulla mobilità
- Tendenze di reclutamento
- Sezioni correlate
- Settore
- Accomodation and food service activities
- Activities of extraterritorial organisations and bodies
- Activities of households as employers, undifferentiated goods- and services
- Administrative and support service activities
- Agriculture, forestry and fishing
- Arts, entertainment and recreation
- Construction
- Education
- Electricity, gas, steam and air conditioning supply
- Financial and insurance activities
- Human health and social work activities
- Information and communication
- Manufacturing
- Mining and quarrying
- Other service activities
- Professional, scientific and technical activities
- Public administration and defence; compulsory social security
- Real estate activities
- Transportation and storage
- Water supply, sewerage, waste management and remediation activities
- Wholesale and retail trade; repair of motor vehicles and motorcycles