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EURES (EURopean Employment Services)
Articolo24 maggio 2024Autorità europea del lavoro, Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione3 min di lettura

Dal Portogallo alla Svezia: un’infermiera specializzata in pediatria si trasferisce per fare nuove esperienze e progredire dal punto di vista professionale

A giugno 2023 l’infermiera Margarida Garcia si è trasferita da Lisbona, in Portogallo, a Göteborg, in Svezia, raggiungendo così il compagno che vi lavorava già come ingegnere informatico.

Margarida Garcia

Margarida Garcia, 23 anni, e il compagno Pedro volevano cambiare paese, pur restando in Europa, per fare nuove esperienze e progredire dal punto di vista professionale, per poi fondare una famiglia. Margarida, che si è diplomata infermiera e ha lavorato un anno in un reparto ospedaliero neonatale ad Almada, in Portogallo, racconta che la loro ambizione è sempre stata quella di trasferirsi per godere di migliori condizioni di lavoro e poter fare una vita indipendente. «L’obiettivo è sempre stato quello di trovare qualcosa in Europa, come ad esempio nei paesi nordici, grazie alle migliori risorse disponibili», afferma. «Sono paesi più sviluppati e offrono un buon equilibrio tra vita professionale e vita privata». Hanno deciso dove andare quando a Pedro è stato offerto un lavoro a Göteborg, in Svezia. Margarida lo ha raggiunto cinque mesi dopo ed è ora un’infermiera presso il reparto di cardiologia pediatrica della clinica universitaria di Göteborg.

L’esperienza del trasferimento in Svezia ha dato alla coppia l’idea di dare vita a una propria agenzia di selezione e assunzione di personale, la Europe Connected by Talents, per aiutare le aziende svedesi ad assumere professionisti del settore sanitario e ingegneristico da tutta l’UE e a evadere le pratiche burocratiche. In futuro vorrebbero che la loro impresa entrasse a fare parte della rete EURES.

Fasi pratiche

Margarida ha iniziato a studiare lo svedese per conseguire il livello di competenza richiesto agli operatori sanitari. «Ho studiato e seguito un corso di nove mesi mentre continuavo a lavorare in Portogallo», racconta. «Verso la fine del corso, dopo aver trovato un lavoro, mi sono trasferita a Göteborg, dove ho lavorato come assistente infermiera mentre terminavo l’ultimo modulo del corso di svedese, che senza dubbio mi ha aiutato molto ad apprendere la lingua e ad adattarmi senza problemi al paese».

Il percorso è stato semplice, dice Margarida, grazie al supporto di EURES. Ma ci sono stati momenti difficili. «Senza dubbio, la parte più difficile di questo percorso è stata la mancanza della mia famiglia e dei miei amici, ma è qualcosa che sto affrontando andando spesso in Portogallo e pensando tra me e me che questo sacrificio permetterà a me e poi alla mia famiglia di avere una vita migliore», confida.

Margarida aggiunge: «Credo che la cosa migliore di questo cambiamento sia il fatto che ci ha permesso di crescere dal punto di vista personale. Iniziare insieme una vita in un nuovo paese in cui non conosciamo nessuno ci fa crescere sotto aspetti di noi stessi che non conoscevamo in precedenza, oltre che scoprire qualcosa di più su noi stessi e fare nuove esperienze. È un percorso intenso e non sempre facile, ma senza dubbio è qualcosa che consiglio vivamente e che tutti dovrebbero provare».

L’aiuto di EURES

Margarida ha scoperto EURES grazie all’insegnante di svedese. «È davvero un grande aiuto e apre molte porte a chi cerca di cambiare paese», afferma. «Nel mio caso ho ricevuto un sostegno finanziario per i vari corsi di svedese che ho seguito, per il colloquio in presenza e anche per il trasferimento in Svezia. È un’opportunità che cerco di promuovere il più possibile presso le persone interessate a cambiare perché il sostegno è incredibile».

Gloria Cunha Byström, che fa parte della squadra di selezionatori per il settore sanitario di EURES Svezia, ha funto da consulente a Margarida ed è riuscita a trasmettere il suo CV al datore di lavoro giusto. «Margarida ci ha contattato per la sua ricerca di lavoro e per avere informazioni sul Targeted Mobility Scheme, il programma mirato di mobilità», dice Gloria. «Ho fornito a Margaridainformazioni sulle condizioni di vita e di lavoro in Svezia, sul settore sanitario e sulla procedura di richiesta delle indennità previste dal programma». E aggiunge: «È stato fantastico lavorare con Margarida, che ha dato prova di grande determinazione e ambizione».

Il consiglio di Gloria agli altri operatori sanitari dell’UE che desiderano trasferirsi in Svezia è innanzitutto di chiedere il riconoscimento delle loro qualifiche da parte dell’ente nazionale per la salute e il benessere (Socialstyrelsen) e poi di iniziare a studiare lo svedese.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la squadra all’indirizzo healthatarbetsformedingen [dot] se (health[at]arbetsformedingen[dot]se).

Maggiori informazioni su vita e lavoro in Svezia

 

Link correlati

EURES Svezia

Informazioni sul riconoscimento delle qualifiche da parte dell’ente nazionale svedese per la salute e il benessere

Targeted Mobility Scheme (programma mirato di mobilità)

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