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EURES (EURopean Employment Services)
  • Articolo
  • 10 aprile 2017
  • Autorità europea del lavoro, Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
  • 4 min di lettura

Non sono io, sei tu: come affrontare il rifiuto della candidatura per un lavoro

Ci siamo passati tutti. Dopo aver scritto un ottimo CV, elaborato la lettera di presentazione perfetta e superato brillantemente il colloquio, hai atteso la telefonata o l’e-mail con il fiato sospeso...e la risposta è stata "grazie per l’offerta, ma non se ne fa nulla". Sempre che tu sia abbastanza fortunato da ricevere una risposta!

It’s not me, it’s you: How to deal with job rejection

Il rifiuto è difficile da accettare, in tutte le sue forme. Anche la persona più sicura può cominciare a dubitare di se stesso a causa di un rifiuto. Quando si tratta di opportunità professionali, l’alto livello di concorrenza esistente nel mercato del lavoro moderno implica che si dovrà affrontare questa situazione più e più volte.

Cosa fare dunque per superare un rifiuto e, ancora meglio, girarlo a proprio vantaggio? Dopo attente considerazioni, abbiamo individuato quattro punti fondamentali da tenere a mente.

Il rifiuto... non dipende sempre da te

Nel processo di ricerca di un impiego, uno degli elementi principali sui quali non si ha controllo è il fatto di non sapere chi sta cercando lavoro oltre a te. Non importa quanto bene si adatti al tuo profilo la descrizione della posizione o quanto ritieni di essere perfetto per quel ruolo; c’è sempre la possibilità che ci sia qualcuno lì fuori con un po’ più di esperienza, in possesso di quelle poche competenze supplementari o di quella qualifica in più. Piccole differenze, certo, ma quando 100 persone si sono candidate per la stessa posizione, spesso quelle differenze bastano a spingere quella persona in cima all’elenco.

Riconoscere questo aspetto può aiutarti a capire che il rifiuto non significa che tu non sia bravo. Può significare semplicemente che si è presentato qualcuno più qualificato. Bisogna resistere e la prossima volta quel qualcuno potresti essere tu!

Il rifiuto...può essere una buona esperienza formativa

Maggiore è il numero delle posizioni per le quali ti candidi, maggiore sarà la tua bravura nel farlo. Analogamente, più alto è il numero di colloqui ai quali partecipi, più alte sono le possibilità di sapere cosa aspettarsi e come prepararsi. L’importante è chiedere un riscontro ogni volta che si ha la possibilità e farlo tuo. In tal modo, il rifiuto può aiutarti veramente a perfezionare il tuo approccio nella ricerca del lavoro e a incrementare le possibilità di ottenere quel posto di lavoro più avanti.

Il rifiuto... può significare che ti aspetta qualcosa di meglio

Non si può mai sapere cosa accadrà il prossimo minuto, la prossima ora o il giorno seguente. Anziché considerare il rifiuto come un fallimento, perché non vederlo come un’opportunità? Qualunque sia il lavoro per il quale non sei stato assunto, hai la libertà di approfittare della prossima opportunità e chi può sapere come andrà a finire? Potrebbe rivelarsi di gran lunga migliore.

Il rifiuto... può migliorare la tua autostima

Suona come un controsenso, ma l’esperienza del rifiuto può risultare realmente positiva. Il rifiuto può aiutarti a scoprire cose su di te che potresti non aver mai notato prima e aiutarti a individuare le reali motivazioni alla base dei tuoi sentimenti negativi. Se sei deluso per non aver ottenuto quel determinato posto di lavoro, questo accade perché lo desideravi veramente? Oppure è perché sei solo stanco di sentirti rifiutato? Porsi questo genere di domande può essere la chiave per mettere a punto la tua strategia di ricerca del lavoro e avere successo.

Una maggiore consapevolezza di sé può aiutarti non solo a riconoscere che non è dipeso da te, che può essere una buona esperienza formativa e che ti aspetta qualcosa di meglio – ma anche a crederci veramente. Comincerai a comprendere che anche se un rifiuto farà sempre male, non è comunque la fine del mondo. È soltanto una fase normale della vita ed è qualcosa che puoi usare per crescere più forte.

Vuoi aumentare le possibilità di trasformare quel "grazie per l’offerta, ma non se ne fa nulla" in "sei assunto"? Il nostro articolo 5 ‘S’ rules for writing a killer cover letter (La regola delle 5 "S" per scrivere la lettera di presentazione perfetta) fornisce alcuni importanti consigli al riguardo.

 

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