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EURES (EURopean Employment Services)
  • Articolo
  • 30 aprile 2025
  • Autorità europea del lavoro, Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
  • 4 min di lettura

Una storia da raccontare: uno stimolante documentario racconta i 30 anni di attività di EURES

EURES, la rete europea che aiuta le persone e i datori di lavoro a mettersi in contatto a livello transfrontaliero, trasformando la mobilità professionale in un’opportunità concreta per tutti, nel 2024 ha compiuto 30 anni. Un nuovo documentario celebra questo importante traguardo.

A story to tell: inspirational documentary chronicles EURES’ 30-year journey

Ora disponibile su YouTube, «EURES: la rete di persone» dà vita alle voci, alle storie e ai valori di coloro che hanno reso questa rete una realtà e che continuano a darle forma ogni giorno. Composto da 19 interviste filmate in 12 paesi, il documentario di 30 minuti offre più di una semplice retrospettiva. È un omaggio emozionante a una comunità che ha ridefinito il significato di mobilità, lavoro e appartenenza nell’UE.

EURES è pensata per le persone. Il documentario coglie questo spirito, intrecciando le esperienze di consulenti, persone in cerca di occupazione, datori di lavoro e responsabili politici per mostrare come una rete sia diventata un movimento. Daniel Bellón, consulente spagnolo EURES di lunga data, nel documentario esprime perfettamente questo concetto: «È libertà. Libertà di scegliere, libertà di trasferirsi, libertà di cambiare vita, di cambiare professione.»

Questa libertà non è solo teorica, ma è vissuta quotidianamente da milioni di europei. Quello che era iniziato nel 1994 come un modesto tentativo di organizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro a livello transfrontaliero è diventato un pilastro della cooperazione europea, sostenuto da quasi 1 000 consulenti in 31 paesi.

Il documentario offre uno sguardo sui primi giorni di EURES. La sfida non è stata facile. Immaginate cosa abbia significato riuscire a far sì che i servizi pubblici nazionali per l’impiego collaborassero, condividessero dati e si occupassero della formazione del personale ancor prima che internet fosse ampiamente disponibile? Sono passati trent’anni ed EURES continua a collaborare quotidianamente. 

EURES è ora uno degli strumenti più solidi di cui l’UE dispone per consentire la mobilità dei lavoratori. Attraverso il portale, i partenariati transfrontalieri, i programmi mirati di mobilità e le Giornate europee del lavoro (online), EURES aiuta sia le persone sia le imprese a superare gli ostacoli durante le assunzioni transfrontaliere. Nel documentario, Irene Mandl, capounità per EURES presso l’Autorità europea del lavoro, spiega che l’attività di EURES «costituisce un sostegno realmente operativo che va oltre il puro incontro tra domanda e offerta sul mercato del lavoro. Questo livello di assistenza personalizzata fa la differenza, non solo per i lavoratori, ma anche per le aziende.» 

Questa idea è sostenuta anche dalle imprese locali. Mikkel Stephansen, partner aziendale per le risorse umane presso Semco Maritime (Danimarca): «Siamo riusciti ad attrarre competenze che non eravamo in grado di trovare qui in Danimarca», uno Stato in cui «il tasso di disoccupazione era estremamente basso e pertanto abbiamo dovuto attingere da altri paesi.» 

Il documentario non si limita a raccontare la storia, ma ci ricorda perché EURES è importante oggi e come aiuta i cittadini europei a intraprendere carriere che consentano loro di crescere. Adonis Pino Sánchez, che dalla Spagna si è trasferito in Svezia grazie a EURES, afferma: «Se vuoi crescere, devi spiccare il volo. EURES mi ha dato questa opportunità e mi ha cambiato la vita.»

Il documentario evidenzia molte storie altrettanto interessanti di persone che sono riuscite a trasferirsi per lavoro grazie a EURES. Dalla Spagna alla Svezia, dalla Slovacchia all’Irlanda, queste persone in cerca di occupazione spiegano come EURES abbia fornito non solo opportunità di lavoro, ma anche orientamenti essenziali, sostegno a livello di logistica della mobilità e un aiuto umano che ha reso più agevole la transizione. 

Questo è un altro aspetto importante dell’attività di EURES che emerge chiaramente dal documentario: se un tempo i lavoratori erano lasciati a sé stessi nella ricerca di un lavoro all’estero, ora, grazie alla rete, hanno a disposizione opzioni concrete e possono vedere tutelati i loro diritti. Nicolas Schmit, ex commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, sottolinea: «I lavoratori in mobilità hanno esattamente gli stessi diritti sociali e del lavoro dei lavoratori residenti. Dobbiamo garantire che questa mobilità sia equa.»

Nel periodo 2020-2022, EURES ha facilitato i contatti con 5,5 milioni di lavoratori e quasi 400 000 datori di lavoro. Nell’UE, ogni giorno circa 1,8 milioni di persone attraversano le frontiere per motivi di lavoro. EURES fornisce servizi mirati sia ai datori di lavoro sia ai lavoratori transfrontalieri. Questi numeri sono importanti, ma sono solo una parte della storia. A emergere con molta chiarezza dal documentario è che si ottiene un vero impatto quando le politiche incontrano le persone.

Che tu sia uno studente, un datore di lavoro, un politico o semplicemente curioso di sapere cosa tiene insieme l’Europa, questo documentario offre un’idea chiara di cosa significhi veramente essere un cittadino europeo. 

Guarda «EURES: la rete di persone» su YouTube

 

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