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EURES (EURopean Employment Services)
Articolo13 novembre 2020Autorità europea del lavoro, Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione3 min di lettura

Alessandra inizia la sua carriera come badante in Germania

Grazie a un’iniziativa congiunta di EURES e di due datori di lavoro tedeschi, a diverse persone in cerca di occupazione provenienti dall’Europa è stata offerta l’opportunità di formarsi come badanti per persone con esigenze particolari in Baviera. Una beneficiaria, Alessandra Grossi, ci racconta la sua storia.

Alessandria finds a career as a care worker in Germany
Alessandria Grossi

«Tutto è iniziato un pomeriggio del luglio 2019, consultando la pagina Facebook di EURES e venendo a conoscenza di un progetto di assunzione di badanti in Germania», afferma Alessandra. «Ero incuriosita!» All’età di 45 anni, Alessandra era disoccupata e aveva difficoltà a trovare un nuovo lavoro stabile. Essendo cresciuta in Germania prima di trasferirsi in Italia durante l’adolescenza, era disposta a tornare ad abitare in Germania per una nuova sfida. Questo progetto le ha dato speranza.

Un’opportunità di formazione nel settore dell’assistenza

Alessandra ha contattato EURES ed è stata inizialmente coadiuvata da Rosaria Petrillo di EURES Milano. È stata poi messa in contatto con la consulente EURES Charlotte Glötzner, del servizio di collocamento internazionale (ZAV) di Norimberga, che faceva parte della squadra che si occupa del progetto. In collaborazione con due prestatori di cure bavaresi, la Stiftung Sankt Johannes di Marxheim-Schweinspoint e la Dominikus-Ringeisen-Werk di Ursberg, Charlotte e i suoi colleghi cercavano candidati provenienti da tutta Europa da formare come badanti per persone con esigenze particolari presso le due organizzazioni.

In questo modo si sarebbe contribuito ad affrontare la carenza di competenze locali, come spiega Charlotte. «I datori di lavoro in Germania stanno incontrando sempre più difficoltà nell’assumere badanti qualificate per persone con esigenze particolari», afferma. «Il valore aggiunto di questo progetto è che abbina lavoro e formazione professionale, e che i partecipanti percepiscono uno stipendio.»

Le visite presso i datori di lavoro offrono un’impressione realistica

Charlotte ha invitato Alessandra a partecipare a due giornate di assunzione in Baviera nel febbraio 2020. Charlotte ha organizzato le giornate con Anja Coenen, una consulente locale EURES dell’agenzia per il lavoro di Donauwörth.

Il primo giorno sono state fornite informazioni sui programmi di formazione e l’assistenza disponibile tramite EURES, tra cui le opportunità di finanziamento per coprire le spese di viaggio, i corsi di lingua e i costi connessi al trasferimento. I candidati hanno avuto anche un colloquio con i loro potenziali datori di lavoro.

Il secondo giorno, i candidati hanno visitato i locali delle due organizzazioni, oltre all’alloggio che i datori di lavoro avrebbero messo a disposizione. «Si è trattato di un’occasione preziosa per i richiedenti, perché hanno ottenuto un’immagine realistica del loro luogo di lavoro futuro e dell’ambiente», afferma Charlotte.

Progressi compiuti malgrado la COVID-19

Le giornate di assunzione erano state coronate da un grande successo: Alessandra e altri otto candidati avevano ricevuto offerte di lavoro. Sfortunatamente, da allora, la COVID-19 ha comportato enormi sfide per tutti. A causa delle restrizioni di viaggio e della rigida regolamentazione nel settore dell’assistenza, l’avvio del progetto è stato ritardato.

Tuttavia, Alessandra e un altro partecipante hanno potuto trasferirsi in Baviera nel mese di giugno per iniziare la loro formazione con la Stiftung Sankt Johannes. Gli altri partecipanti hanno iniziato a lavorare alla Dominikus-Ringeisen-Werk in ottobre e stanno attualmente seguendo corsi di lingua tedesca online come sostegno all’integrazione.

Stabilirsi bene grazie al sostegno

Malgrado le circostanze insolite, Alessandra si sta ambientando bene con l’aiuto del suo datore di lavoro «impeccabilmente amichevole e accogliente». Ha anche potuto usufruire del sostegno finanziario di EURES grazie al programma Reactivate, di cui si è avvalsa per pagare il viaggio in Germania e per arredare il suo alloggio.

«Lasciare la mia famiglia e venire a lavorare qui in Germania non è stato facile», afferma. «Quello che comunque mi ha spinto a fare un passo avanti è stata l’opportunità di aiutare gli altri. Mi sento bene e mi piace il lavoro. Ho sempre amato lavorare con persone con esigenze particolari.»

«La formazione e il lavoro in Germania, alla mia età, e in una bella regione come la Baviera, sembrano un sogno per me», afferma. «Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale EURES.»

 

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