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EURES (EURopean Employment Services)
  • Articolo
  • 29 settembre 2021
  • Autorità europea del lavoro, Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
  • 3 min di lettura

Le nove domande principali sulla COVID-19 che i datori di lavoro dovrebbero porre ai candidati in sede di colloquio

Per i datori di lavoro il processo di assunzione dopo la COVID-19 è cambiato radicalmente. La pandemia ha portato anche a un cambiamento nel tipo di competenze che le imprese ricercano nei candidati. Per tale ragione abbiamo preparato alcune domande attinenti alla COVID-19 volte ad aiutare i datori di lavoro a selezionare il candidato perfetto.

Top 9 COVID-19 questions employers should ask candidates at job interviews
Unsplash

Come si sta adattando alla vita dopo i lockdown?

Questa semplice domanda ha due obiettivi: serve a rompere il ghiaccio e aiuta il candidato a entrare nello spirito giusto per affrontare il resto del colloquio. Inoltre, la risposta può dare una prima indicazione sulla resilienza e sull’adattabilità del candidato.

Ha lavorato a distanza in passato? Come si è adattato?

In un mondo post-COVID-19, la capacità di lavorare in modo efficace ed efficiente da casa è una competenza preziosa. Sebbene si possa imparare a lavorare a distanza, per qualcuno non è facile. Grazie a questa domanda si può comprendere il grado di familiarità del candidato rispetto al telelavoro.

Che cosa ha imparato durante la pandemia?

Anche questa domanda ha una doppia valenza. Quando la pandemia ha colpito l’Europa nel 2020, molte persone hanno utilizzato il tempo in più a disposizione per acquisire nuove competenze attraverso l’apprendimento informale o corsi certificati. La risposta a questa domanda può indicare fino a che punto il candidato è propenso alla crescita personale e all’apprendimento permanente. Si può anche porre questa domanda in altro modo, ossia più in generale, ad esempio in termini di lezioni sulla vita.

Come ha affrontato lo stress durante la COVID-19?

Questa domanda chiarirà le idee sulla resilienza e sull’adattabilità del candidato, nonché sulla sua capacità di affrontare situazioni stressanti. Con la COVID-19, ci si aspetta un mondo del lavoro più imprevedibile, perciò è importante che i lavoratori siano in grado di reagire adeguatamente ai cambiamenti.

Che ne pensa del lavoro in ufficio?

Per alcuni candidati, iniziare un nuovo lavoro potrebbe coincidere con la prima volta, dall’inizio della pandemia, in cui devono lavorare in un ufficio. Alcuni candidati possono essere ancora restii a tornare in ufficio, il che è comprensibile. È importante conoscere il punto di vista del candidato su questo argomento, in modo da poter stabilire se si confà alla politica aziendale.

Che ne pensa del lavoro a distanza nel medio-lungo termine?

Se abbiamo imparato qualcosa dalla pandemia, è che non sappiamo come cambieranno le cose nel medio-lungo termine. Nuove restrizioni e altri lockdown sono scenari probabili, per cui è importante sondare l’opinione del candidato circa la possibilità di lavorare da casa nel prossimo futuro.

Come si sviluppano i rapporti di lavoro lavorando da casa?

Se il candidato ha dichiarato di aver maturato esperienza di lavoro a distanza, si può chiedere in che modo ha comunicato e ha mantenuto i rapporti con i colleghi durante tale periodo. Grazie a questa domanda si possono valutare le competenze comunicative e l’attitudine al lavoro di squadra.

Di quali strumenti e attrezzature ha bisogno per lavorare da casa?

Un buon datore di lavoro dovrebbe assicurarsi che i dipendenti dispongano di tutte le attrezzature necessarie per svolgere le proprie mansioni in modo efficiente e professionale da casa. Si può chiedere al candidato di che tipo di attrezzature già disponga, in modo che il datore di lavoro possa stabilire se sia in grado di soddisfare le esigenze del candidato qualora fosse assunto.

La pandemia è stata dura soprattutto per le imprese e i lavoratori dipendenti. L’insicurezza del lavoro, i regimi di cassa integrazione e le preoccupazioni per la salute hanno ridotto la motivazione di migliaia di lavoratori in Europa. Ecco alcuni suggerimenti per i datori di lavoro per sostenere il morale dei lavoratori dipendenti.

 

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