Merit lavora da sei mesi come consulente junior per l’ambiente e responsabile di progetto per un’azienda di Göteborg. Dopo avere ottenuto il posto di lavoro, si è rivolta a EURES per scoprire le forme di sostegno disponibili e i consulenti locali l’hanno aiutata con la documentazione di cui aveva bisogno per un facile trasferimento nel nuovo paese.
«È stato facile per me iniziare a lavorare e vivere in Svezia», sostiene la ventiquattrenne, «perché un anno fa, quando ero studentessa, ho partecipato a uno scambio presso l’università tecnica Chalmers di Göteborg. Successivamente ho scritto la tesi di master nella stessa azienda in cui lavoro ora».
Malgrado la familiarità con il paese, ci sono comunque stati ostacoli lungo il suo percorso. «Le sfide maggiori sono state la lingua e trovare un posto dove vivere», afferma. «Poiché l’attività di consulenza richiede molti contatti con i clienti, è essenziale conoscere la lingua ed essere in grado di lavorare nella lingua locale. Tuttavia, penso che rispetto ai cittadini di altri paesi europei le persone in Svezia parlino molto bene l’inglese e nella maggior parte dei casi riesco a ottenere qualche aiuto se non capisco».
Merit si sta godendo l’esperienza dell’inizio di una nuova vita in un nuovo paese. «In campo ambientale esistono tanti progetti interessanti e c’è molto da imparare e da fare», sostiene. «Penso che sia uno dei paesi europei in cui possa mettere meglio a frutto le mie conoscenze. E mi piace il fatto che la mia nuova città, Göteborg, si stia sviluppando molto rapidamente in questo momento. Tutti hanno un atteggiamento e la campagna è semplicemente meravigliosa».
Che cosa direbbe alle persone in cerca di lavoro all’estero? «Buttatevi in questa avventura! Si può sempre tornare indietro se qualcosa va storto o non funziona, ma andare all’estero, anche per sei mesi, vi darà tanto e allargherà davvero i vostri orizzonti».
Marta Traks, coordinatore nazionale EURES per l’Estonia, ha sostenuto Merit nel suo trasferimento.
«Lavorare all’estero non è una scelta ovvia per tutti, ma può rivelarsi molto interessante, sia dal punto di vista personale che professionale», afferma. «Prendere la decisione di andare all’estero ti aprirà la mente. Immergersi in un ambiente straniero richiede flessibilità e determinazione: potrebbe non essere facile all’inizio, ma è una grande lezione di vita».
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Dettagli
- Data di pubblicazione
- 12 ottobre 2017
- Autori
- Autorità europea del lavoro | Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
- Temi
- Affari/imprenditorialità
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