Cos’è la banca dati Skills for Jobs?
Lanciata dall’OCSE nel 2017, Skills for Jobs fornisce informazioni sulle competenze la cui domanda supera o eccede l’offerta in 40 paesi, nonché sugli squilibri occupazionali.
La banca dati individua le competenze cognitive, sociali e fisiche e può aiutare a capire quali sono di difficile reperimento e quali sono presenti in eccesso. È utilizzabile sia dalle persone in cerca di lavoro che desiderano potenziare il proprio bagaglio di competenze sia dai datori di lavoro che cercano profili qualificati.
Perché è importante?
I lavoratori il cui profilo non è richiesto dal mercato del lavoro possono dover accettare un impiego in un settore non attinente alle loro qualifiche o inferiore al proprio livello d’istruzione, il che può essere frustrante. Di converso, se sono privi delle competenze necessarie per la carriera prescelta, possono avere difficoltà nel reperire un impiego soddisfacente.
Dal canto loro, i datori di lavoro possono avere difficoltà nel coprire posizioni vacanti o possono rischiare di restare indietro nell’adozione di nuove tecnologie se non si tengono al passo con le ultime informazioni sulle competenze.
La banca dati Skills for Jobs può aiutare entrambi a capire meglio gli squilibri di competenze e come potrebbero danneggiare o avvantaggiare sia i lavoratori che le aziende.
Quindi quali professioni e competenze sono richieste e quali sono offerte in eccedenza?
Nei paesi dell’OCSE (che comprendono 21 Stati membri dell’UE), più di 5 su 10 posizioni che richiedono competenze di difficile reperimento si riscontrano in professioni altamente qualificate. Di converso, meno di 1 su 10 posti di lavoro «difficili da coprire» si riscontrano in professioni non qualificate.
In termini di settori, le maggiori difficoltà di reperimento di lavoratori si riscontrano nel campo dell’istruzione, dell’informazione e della sanità. All’estremo opposto, i settori più inflazionati sono quelli del commercio all’ingrosso, del commercio al dettaglio e dell’edilizia, a causa dell’eccedenza di lavoratori e di una bassa domanda.
Le competenze informatiche ed elettroniche (ad es. la programmazione) sono in cima alla lista di quelle più richieste, seguite subito dopo da capacità di analisi e decisionali nonché dalle abilità comunicative e verbali relative alla capacità di risoluzione dei problemi.
Qual è l’impatto degli squilibri di competenze sui lavoratori?
In media oltre un terzo (36 %) dei lavoratori nei paesi dell’OCSE ha qualifiche superiori o inferiori a quelle richieste dal proprio impiego (17 % e 19 % rispettivamente); tale dato è indice sia di una debole domanda di competenze sia di un’offerta insufficiente di lavoratori qualificati.
I laureati in discipline umanistiche o artistiche hanno la più alta probabilità di trovare un impiego non collegato alla propria qualifica, seguiti dai laureati in discipline scientifiche e agraria. Al contrario, i laureati in scienze sociali, economia e commercio, giurisprudenza, professioni sanitarie e socio-assistenziali hanno una maggiore probabilità di trovare un’occupazione pertinente alla loro formazione.
Che aiuto può offrire la banca dati Skills for Jobs?
La banca dati offre diverse funzioni.
A chi sta pensando a un cambio di percorso professionale, lo strumento Changing career?(Cambio di professione) consente di confrontare il proprio impiego attuale con quello che si desidera, al fine di individuare le cinque competenze, abilità e conoscenze che potrebbero essere richieste.
La funzione Skills imbalances(Squilibri di competenze) mostra quali competenze sono richieste e quali sono presenti in eccedenza in 40 paesi. Cliccando su una competenza vengono visualizzate la relativa definizione e informazioni dettagliate sulle professioni correlate. È possibile anche confrontare i risultati di diversi paesi e, per alcuni paesi, di diverse regioni.
La sezione Press & publications (Stampa e pubblicazioni) è particolarmente utile per i datori di lavoro in quanto contiene una panoramica degli squilibri delle competenze in ciascuno dei 40 paesi, fornendo un’utile istantanea delle situazioni a livello nazionale. Ecco perché può essere utile al fine di sfruttare al meglio le competenze disponibili nella forza lavoro del proprio paese.
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Dettagli
- Data di pubblicazione
- 24 gennaio 2019
- Autori
- Autorità europea del lavoro | Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione
- Temi
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